martedì 3 novembre 2009

Ricapitolando: 4° incontro - Jazz e Rock



La Casa del Jazz presenta


Jazz Colours – La musica che ti gira intorno

12 incontri sul jazz e le sue contaminazioni


4° incontro

Jazz e Rock


Venerdì 30 ottobre

Auditorio della Casa del Jazz

Viale di Porta Ardeatina, 55 - 00153 Roma

Ore 19.00


Ingresso gratuito

Info line: Tel. 06 704731 (dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00)


Conduce Alfredo Saitto

Con la collaborazione tecnica di Vittorio Malpassuti


Con

Alfredo Bochicchio (chitarra)

Mats Eldberg (chitarra)

Stefano Micarelli (chitarra)

Pippo Matino (basso)

Marcello Surace (batteria)


Il Jazz Rock (chiamato anche Jazz Rock Fusion ed in seguito, più semplicemente, soltanto Fusion) è un perfetto esempio di contaminazione sonora a 360° emersa alla fine degli anni Sessanta e primi Settanta. Uno stuolo di musicisti di almeno tre estrazioni musicali diverse, spinti da tre necessità creative/espressive, anch’esse, diverse, hanno dato vita ad un innovativo universo sonoro, ricco di intuizioni e meravigliosi talenti. Nel Jazz Rock sono confluiti: molti jazzisti giovani che avevano voglia di prendere gli insegnamenti dei maestri del passato e vestirli, elettrificandoli, con i “colori” (stili, tecnologie e liturgie) dell’epoca; molti interpreti del rock che avevano voglia di superare i confini della semplicità (non solo armonica) del genere di appartenenza; e, infine, il funk metropolitano, allora nascente, energica colonna sonora della nuova cultura afroamericana.

Volendo indicare, solo a titolo di pura semplificazione, le prime incisioni che rivelarono al mondo la nuova contaminazione del Jazz, i due nomi che potrebbero mettere quasi tutti d’accordo sono: Frank Zappa e Miles Davis, con gli album “Hot Rats” (’69) per il primo, “In a Silent Way” (‘69) e “Bitches Brew” (‘70) per il secondo. Ma il Jazz Rock è tanto altro: il gruppo dei Weather Report di Wayne Shorter, Jaco Pastorius e Joe Zawinul; l’album “Spectrum” del potente batterista Billy Cobham; l’imprevedibile violinista francese Jean Luc Ponty, gli inglesi Soft Machine, i giapponesi Casiopea, gli americani Return to Forever di Chick Carea, la esotica Mahavishnu Orchestra di John McLaughlin. Altri nomi, impossibili da dimenticare: Larry Carlton, Larry Coryell, Al Di Meola, Herbie Hancock, Marcus Miller, Pat Metheny e…

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