La Casa del Jazz presenta
Jazz Colours – La musica che ti gira intorno
12 incontri sul jazz e le sue contaminazioni
7° incontro
Soul Jazz e Acid Jazz
Lunedì 16 novembre
Auditorio della Casa del Jazz
Viale di Porta Ardeatina, 55 - 00153 Roma
Ore 19.00
Ingresso gratuito
Info line: Tel. 06 704731 (dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00)
Con la collaborazione tecnica di Vittorio Malpassuti
Con
FULVIO TOMAINO & ITALIAN SOUL DELEGATION
Fulvio Tomaino (lead vocal)
Massimo Calabrese (bass & voice)
Franco Ventura (guitars & voice)
Davide Pistoni (piano, keyboards & voice)
Derek Wilson (drums & percussion)
Eric Daniel (saxes & flute
)
In questo incontro è protagonista la musica nera e le sue mille sfaccettature. Se prendiamo in considerazione la black music che oggi ascoltiamo, ci dovremmo perdere in mille definizioni legate a stili o generi simili, ma diversi. Semplificando: tutto è iniziato (saltando a piè pari il blues, vero padre di tutto) con il soul jazz che si sviluppò dall'hard bop, genere a cui aggiunse forti tinte blues, gospel e rhythm and blues. A differenza dell'hard bop, il soul jazz enfatizzava una pulsazione ritmica più ripetitiva, con cadenze melodiche più stilizzate e assoli meno complessi rispetto a quelli praticati in altri stili. Il soul jazz si sviluppò negli anni Cinquanta e raggiunse il picco della sua popolarità negli anni Settanta. Alcuni nomi indimenticabili: Richard "Groove" Holmes, Jack McDuff, Jimmy Smith, Eddie Harris, Stanley Turrentine e Hank Crawford. Dopo gli anni Settanta il jazz si confonde nella fusion, nel pop soul, nel funk ed ecco altre definizioni: adult contemporary music o smooth jazz. La lista dei protagonisti è infinita e i nomi sono straconosciuti. Pur parlando più o meno sempre di soul le mode, ad un certo punto, incominciano a farla da padrone e quindi, ancora altre definizioni. L’acid jazz è una di queste. Nasce sul finire degli anni Ottanta in Inghilterra e rimette in primo piano la piacevole commistione di jazz e soul per attirare il pubblico giovane di allora. Ricordiamo: il James Taylor Quartet (la parte jazz-funk); il DJ produttore Gilles Peterson (fonda nel ‘89 l'etichetta discografica Talkin' Loud) che lancia gruppi come Galliano (sono presenti due ex Style Council, White e Mick Talbot), gli Incognito e gli Young Disciples; il DJ produttore Eddie Piller (fonda l'Acid Jazz Records) e getta in pista Jamiroquai e i Brand New Heavies.
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